La collaborazione sul tema degli eventi di promozione dei prodotti tipici locali e delle loro filiere attraverso il marchio “Sagra di qualità” promosso dall’Unpli; la valorizzazione dei territori a vocazione vinicola attraverso l’ampliamento di iniziative specifiche già esistenti portate avanti da Città del Vino o nuovi progetti condivisi. Questi alcuni dei punti principali del protocollo d’intesa siglato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e dall’Associazione nazionale Città del Vino, nell’ambito della manifestazione Sapori Pro Loco: l’intesa è stata sottoscritta a Sapori Pro Loco, la manifestazione delle tipicità del Friuli Venezia Giulia a Villa Manin di Passariano di Codroipo, dal presidente dell’Unpli, Antonino La Spina, e dal presidente di Città del Vino, Angelo Radica. Alla firma erano presenti Valter Pezzarini, presidente del Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unpli, e Tiziano Venturini, coordinatore delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia. Proprio il Friuli Venezia Giulia è leader in Italia di questa collaborazione, avendo già 6 Pro Loco aderenti alle Città del Vino. Presente alla cerimonia anche il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Mauro Bordin, il quale ha portato il plauso dell’intero Consiglio regionale parlando in termini di “interlocuzione continua per una vera sinergia tra le 224 Pro Loco e 32 Città del Vino Fvg e la Regione”.
“Da ben oltre 140 anni le Pro Loco promuovono la valorizzazione dei territori come patrimonio comune e bene culturale identitario, una missione perseguita anche dall’Associazione Città del Vino. Siamo pertanto lieti di un’intesa che si fonda su solide basi comuni e sarà foriera di importanti iniziative” sottolinea il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
“Un protocollo d’intesa importante che abbiamo sottoscritto con piena convinzione quello con l’unione delle Pro Loco. Abbiamo una presenza capillare in tutta Italia con oltre 450 comuni Città del Vino, sarà per cui possibile ed auspicabile una collaborazione per iniziative finalizzate alla valorizzazione dei territori a vocazione vitivinicola, attraverso nuovi progetti o con manifestazioni ed eventi già esistenti dedicati al vino” afferma il presidente di Città del Vino, Angelo Radica.
“Sono sei le nostre Pro Loco aderenti alle Città del Vino: un numero che ci pone tra le prime realtà in Italia e che testimonia il proficuo rapporto di collaborazione, con eventi di qualità come Calici di stelle, che da tempo c’è in regione tra UNPLI e Città del Vino. Auspico che anche altre Pro Loco di Comuni che sono già Città del Vino, entrino a far parte dell’associazione” sottolinea Valter Pezzarini presidente del Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia.
“Questa firma, avvenuta in Friuli Venezia Giulia, riconosce il valore della collaborazione raggiunta qui in regione tra Città del Vino e UNPLI. Siamo pronti a continuare su questa strada, ora che è rafforzata da una convenzione che permette di ampliare il raggio di azione comune delle nostre realtà, promuovendo il vino come coltura e cultura” evidenzia Tiziano Venturini, coordinatore delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia.
Le 6 Pro Loco attive in altrettanti Comuni già Città del Vino sono Casarsa della Delizia, Buri Buttrio, Mitreo Duino Aurisina, Risorgive Medio Friuli Bertiolo, Manzano e Latisana. La prima, anche a livello nazionale, è stata quella di Casarsa della Delizia, con il presidente della Pro Loco Antonio Tesolin che ha ricordato il suo predecessore che volle questo passo Stefano Polzot, la cui memoria è stata onorata con un applauso dai presenti.
Al termine scambio delle bandiere tra Città del Vino e Unpli e consegna della bandiera delle Città del Vino alla Pro Loco di Manzano e a quella di Latisana, le due realtà che hanno aderito più recentemente con i rispettivi presidenti Paolo Murello (Manzano, per il Comune presente l’assessore al Turismo Silvia Parmiani) e Pietro De Marchi (Latisana). Presente anche il consigliere regionale Mauro Di Bert.
IL CONTESTO. Le Pro Loco sono circa 6300 e ogni anno organizzano 110mila eventi cui partecipano 88mln di visitatori; circa 20mila le sagre e le fiere per realizzale le Pro Loco hanno sostenuto una spesa complessiva di 700 milioni di euro che ha prodotto, fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi di euro, dal quale, tra l’altro, sono scaturiti anche 10.500 occupati. Questi alcuni dei dati del report (relativo al 2018) realizzato dal Centro Studi Sintesi della Cgia di Mestre che ha fotografato l’impatto socioeconomico dell’attività svolta a livello nazionale dalle Pro Loco.
Di contro il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante, i solo Comuni che aderiscono alla rete sono 450. Inoltre, con oltre 3 miliardi di euro di fatturato e circa 15 milioni di enoturisti (secondo i rapporti annuali dell’Osservatorio sul turismo del vino), l’enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale. È questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l’incontro con il territorio, e la conoscenza diretta dei suoi protagonisti: i vignaioli e la gente che qui lavora e vive. Numeri e cifre che qualificano e danno ancor di più l’esatta dimensione dell’intesa siglata fra le due associazioni.