Ufficialmente aperta al Pavilion di Portopiccolo di Sistiana la Convention d’Autunno dell’Associazione nazionale Città del Vino. Sono 130 i delegati che da tutta Italia sono arrivati a Duino Aurisina-Devin Nabrezina che conclude così il suo anno come Città Italiana del Vino, vera e propria capitale nazionale per quanto riguarda cultura e coltura del vino. Il clou si avrà domenica 20 novembre con il passaggio di testimone con Menfi (Agrigento) Città Italiana del Vino 2023.
Dopo il saluto di di Igor Gabrovec sindaco di Duino Aurisina – Devin Nabrežina (presente anche il consigliere comunale delegato al progetto Massimo Romita), in avvio dei lavori è stato presentato “Città del Vino FVG: Obiettivo Agenda 2030”, progetto di ricerca applicata per un Regolamento Intercomunale di Polizia rurale: l’Università degli studi di Udine e il Coordinamento tra le Città del Vino del Friuli Venezia Giulia vi stanno lavorando in un’ottica di buone pratiche sostenibili all’interno dell’iniziativa Vite FVG 2030. È emerso come in Friuli Venezia Giulia non ci sia un’uniformità di regolamenti, che sarebbe auspicabile rispettando le specificità di ogni territorio.
Il lavoro in corso è stato illustrato dal coordinatore scientifico del progetto Luca Iseppi, Economista Agrario Docente dell’Università di Udine, nella serie di interventi a cui hanno partecipato anche Tiziano Venturini Coordinatore Città del Vino del Friuli Venezia Giulia che ha sottolineato l’importanza del lavoro partecipato da parte di tutti gli attori nell’obiettivo sostenibilità e Roberto Marcolin consigliere del Consorzio delle DOC FVG e presidente Consorzio tutela DOC Friuli Aquileia. Per Stefano Zannier Assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alle risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna “amministrazioni locali, imprese agricole e tecnici del Friuli Venezia Giulia devono sentirsi parte di un’unica visione regionale di sostenibilità”, mentre Angelo Radica presidente Associazione nazionale Città del Vino ha ricordato come nel 2022 le Città del Vino grazie a nuove 20 adesioni (3 solo dal Fvg) hanno raggiunto quota 480 membri.
A seguire si è tenuto il convegno nazionale “Innovare in vigna. Nuovi orizzonti, formazione e buone pratiche” con illustri relatori. Cambiamenti climatici con in primis la carenza d’acqua sono fenomeni da tenere in considerazione per continuare a produrre ottimi vini, rispettando tempi ed età dei vigneti, con macchinari innovativi e formando nuove figure professionali, con consumatori che apprezzano vini prodotti in modo sostenibile.
Moderati da Francesco Marangon, Economista Agrario Docente dell’Università di Udine sono intervenuti Paolo Sivilotti Fisiologo della Vite Docente dell’Università di Udine con l’intervento “Cambiamenti climatici: migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua in vigneto”; Sandro Sillani Economista agrario Docente dell’Università di Udine “Il consumatore e le innovazioni genetiche in viticoltura”; Giovanni Bigot Agronomo, fondatore Società di consulenza viticola Perleuve “L’uomo al centro del vigneto: osservare, dedurre e agire”; Diletta Covre Coordinatore ambito agroalimentare MITS e Coordinatore Formazione Superiore IALFVG “ITS Agrotech specialist, nuovi approcci verso le tecnologie smart 4.0” e Demis Ermacora vicesindaco di Premariacco che ha presentato un nuovo macchinario a microonde per la pulizia del vigneto.
Presenti in sala anche gli studenti delle scuole superiori di agraria di Gradisca d’Isonzo e Cividale.